I Tesori di Corfinio 2014


20 settembre 2014

 I Tesori di Corfinium
 Corfinio - AQ
Aperture straordinarie e visite guidate gratuite
alle aree archeologiche e al Museo Civico Antonio De Nino
in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, Corfinio, il principale centro dei Peligni, offrirà un'occasione imperdibile, svelando ai visitatori i propri tesori. Nell'arco dell'intera giornata sarà possibile accedere gratuitamente al Parco Archeologico Don Nicola Colella (Piano S. Giacomo, Tempio Italico e S. Ippolito), al Museo Civico Antonio De Nino, alla Cattedrale valvense e all'area archeologica adiacente, in cui sono in corso ricerche in concessione all'Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara DiSPUTer.
 
Piano S. Giacomo conserva i resti strutturali di un complesso edilizio (I sec. d.C.) con lungo peristilio e ambienti dotati di preziosi rivestimenti pavimentali a mosaico con inserti in marmo e pietre policrome (collegati a tabernae) e di un impianto termale riconducibile a una differente fase costruttiva.
Il tempio italico (databile al I sec. a.C. e caratterizzato da alto podio in opera incerta con cella pavimentata in mosaico bianco riquadrato da sottile fascia nera) è ubicato in un'area sacra coincidente con il limite urbano meridionale della città romana di Corfinium, in cui sono conservati resti di tipo funerario (IV sec. a.C.) e cultuale.
 
In loc. Fonte S. Ippolito, zona agricola esterna al centro attuale di Corfinio (ubicata lungo un antico itinerario di collegamento tra Corfinio e il percorso pedemontano del Monte Morrone), è presente un’area archeologica, in cui sono riconoscibili diverse fasi di vita (databili dal III sec. a.C. all'età moderna) relative a differenti destinazioni funzionali. Il sito conserva tracce del perpetuarsi della devozione religiosa dal culto di Ercole (area sacra databile dal III sec. a.C. al I d.C) fino al Medioevo e all'età moderna, coerentemente alla dedica al martire Ippolito. Obiettivo primario della ricerca dell'Università di Chieti per il 2014 sarà l'individuazione dei resti dell'edificio di culto cristiano.
La cattedrale di San Pelino, sede vescovile sin dalla fine del V sec. d.C., presenta una sequenza diacronica delle diverse fasi edilizie molto complessa, riconducibile alla monumentalizzazione di una preesistente area funeraria (caratterizzata da tombe privilegiate e spoglie martiriali), sulla quale fu edificato l’oratorio di S. Alessandro. Le indagini in corso dal 2013 (Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Abruzzo-Università di Chieti) hanno evidenziato le fasi strutturali tardoantiche e altomedievali, visitabili in occasione dell’apertura del 20 settembre.

Il Museo Civico Archeologico di Corfinio, inaugurato nel 2005, nasce da una precedente raccolta di reperti antichi curata nel 1878 dallo studioso Antonio De Nino, al quale il Museo è dedicato. L’esposizione, nel prestigioso contenitore del palazzo gentilizio della famiglia Trippitelli, raccoglie i materiali della “collezione De Nino” (con ricostruzione dello studiolo ottocentesco) e i reperti recuperati negli ultimi decenni di indagini scientifiche.
Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo anche quest'anno aderisce, insieme agli altri Stati Europei, alle Giornate Europee del Patrimonio 2014, ideate nel 1991 dal Consiglio d'Europa e dalla Commissione europea con l'intento di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra i Paesi europei. In realtà a Corfinio le aree archeologiche e il Museo sono di proprietà comunale e non statale, così come la cattedrale valvense, l'oratorio di S. Alessandro e l’area archeologica adiacente, in corso di scavo a cura dell’Università di Chieti, afferiscono alla Diocesi di Sulmona-Valva. La Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Abruzzo, coerentemente con le funzioni di tutela e conservazione, concorre alla manutenzione dei siti e svolge attività di ricerca, anche in regime di concessione (come nel caso specifico delle indagini affidate all'Università di Chieti). Pertanto, questa adesione sinergica alle Giornate Europee del Patrimonio, riservate di norma ad aree di proprietà statale, evidenzia la fattiva collaborazione tra Enti con compiti istituzionali diversi (MIBACT/ SBAA, Diocesi di Sulmona-Valva, Comune, Università, Museo Civico) e Associazioni (Archeoclub d’Italia - sede di Sulmona e Cuore dei Confini) e consente di ipotizzare un’auspicabile nuova stagione di progetti e di capacità operative per il futuro di Corfinio.

Cinzia Cavallari (SBAA)